Un giocatore non identificato nel club di Serie A del Torino si è dimostrato positivo per il coronavirus nel primo turno di test prima del previsto ritorno della squadra venerdì.
Le squadre di Serie A hanno iniziato a tornare ad allenarsi questa settimana dopo il blocco di otto settimane dell’Italia, il più lungo in Europa, anche se non è stata ancora presa alcuna decisione su quando, o se, la stagione può ricominciare.
“Durante i primi esami medici effettuati sui giocatori del Torino, è emerso un risultato positivo per Covid-19“, ha detto il club sul suo sito web mercoledì. “Il giocatore, attualmente asintomatico, è stato immediatamente messo in quarantena e sarà costantemente monitorato.” Non ha fornito ulteriori dettagli.
Sebbene la Serie A abbia affermato che tutte e 20 le squadre vogliono ricominciare la stagione, il Torino sembra essere stato tra i meno entusiasti. Il presidente del club, Urbano Cairo, ha dichiarato la scorsa settimana che l’Italia dovrebbe già pensare alla prossima stagione.
La Juventus, che ha iniziato gli allenamenti martedì, ha dichiarato che l’attaccante argentino Paulo Dybala, uno dei tre membri della loro squadra che erano stati infettati a marzo, era risultato negativo. “Il giocatore è quindi guarito e non subisce più il regime di isolamento in casa”, ha detto il club.
La ripresa della Serie A sarà sottoposta a un test giovedì quando le linee guida mediche elaborate dalla Federazione calcistica italiana saranno discusse con il comitato tecnico-scientifico del governo.
Il ministro dello sport, Vincenzo Spadafora, ha dichiarato la scorsa settimana che le linee guida erano insufficienti e che le possibilità di un riavvio si stavano restringendo.
Mercoledì Spadafora ha dichiarato alla camera bassa del parlamento che la decisione non dovrebbe essere affrettata. “Confermo la mia posizione e quella del governo: speriamo tutti che il campionato possa riprendere”, ha detto.
“Ma oggi è impossibile identificare una certa data, dobbiamo vedere come reagirà la curva di contagio. Abbiamo iniziato di nuovo la seconda fase (allentamento delle misure di blocco) due giorni. Bisogna tenere conto del fatto che il calcio non consente l’allontanamento sicuro o l’uso di misure di protezione “, ha aggiunto. “L’idea di decidere immediatamente una data va contro la necessità di analizzare i dati”.